Ci sono progetti e idee che nascono per caso parlando con le persone… anzi forse, se ci penso bene, la maggior parte delle idee nascono dalla casualità di frammenti di conversazione, sguardi, commenti… soprattutto quando ti ritrovi con i tipi giusti. Sino ad un anno fa non avrei pensato di riuscire a trasmettere un desiderio, un’idea, a un’intero micro mondo, quello di una barca… in Sudan poi… eppure è successo, grazie alla passione e all’impegno di un gruppetto di persone.
Dopo una crociera entusiasmante, alla quale partecipavano subacquei da ogni angolo del mondo, persone che conversavano tra loro amabilmente in inglese senza che, per una volta, si creassero gruppi di italiani, o russi, o tedeschi, o francesi a parlare tra loro incuranti del fatto che gli altri ospiti non li capissero, ecco che me ne vado in giro ad ascoltare quello che hanno apprezzato o quello che migliorerebbero su quella barcotta. Io a quella barca e a quel mondo ci sono particolarmente affezionata, tanto da scriverci persino un libro, ed ogni volta che salgo a bordo il comandante sa che prima della fine della crociera, o dopo essere tornata, me ne uscirò con qualche idea, più o meno balzana, qualche progetto, qualche cosa da fare… E’ stato lì e così che ho scoperto che erano a pensarla in quel modo.. troppa plastica, troppe bottigliette a bordo delle barche in Sudan, in un luogo meraviglioso dove il mare ancora sembra riportarti indietro a come erano le barriere coralline quando solo pochi le avevano scoperte. E dove va a finire quella plastica poi, anche se la porti sulla terraferma e ti impegni a buttarla seguendo tutte le regole? Ci sono poche isolette in Sudan, ma quando scendi ti auguri di non trovare plastica abbandonata in quei luoghi di sogno, dove volano sule, falchi, aquile pescatrici, gruccioni…
E’ così che l’idea ha preso forma e da questa stagione l’uso di bottiglie in plastica è ridotto all’osso, almeno sulla Don Questo! Io e Stefano abbiamo proposto al capitano Lorenzo di riflettere sulla possibilità di usare borracce di alluminio a bordo e lasciarle in dono agli ospiti, di eliminare tutta la plastica e usare solo i dispenser. E ho chiesto a Johnny di THouse, che così spesso riesce a trasformare in grafica le idee che io ho come embrioni nella mia mente, di trovare un modo per rendere queste borracce più di semplici alternative bottiglie, un vero e proprio progetto.
Ecco come sono nate le borracce RRR Reuse Reduce Recycle, un modo di salvaguardare il mare e gli squali che ci vivono riutilizzando le borracce, riducendo il consumo di bottiglie di plastica e riciclando poi il materiale, l’alluminio, quando la borraccia non sarà più utilizzata. Chi contribuisce a questo circolo virtuoso salendo a bordo potrà anche andare a verificare in forma grafica una statistica online che mostra quante bottiglie sono state “risparmiate”, quanta plastica NON E’ stata usata grazie al progetto…
Come sempre le buone idee non vengono mai sole, per cui da questo si è ampliato l’impegno in modo tale da voler contribuire in diverse maniere a salvaguardare l’ambiente. Per ogni oggetto della linea DQ apparel che si acquista a bordo oppure online, una parte sarà devoluta a progetti di tutela degli oceani e dei loro abitanti… ma questa è un’altra storia, che vale la pena raccontare… presto lo farò.
La cosa positiva è che ci sono altre realtà che stanno seguendo la stessa idea. Un diving di Santa Margherita, ad esempio, ha deciso di sostituire le bottiglie in plastica con le stesse bottiglie in alluminio dopo aver visto le bottiglie DQ. Ottimo! Il nostro ambiente ci guadagna! Poco male che abbiano pubblicizzato la cosa come fosse una loro ottima idea… quello ha solo a che fare con il fatto che capita che qualcuno agisca senza riconoscere le buone idee sebbene vengano da altri e senta il bisogno di operare così. E’ un po’ come usare le immagini che gli autori mettono a disposizione con licenze Creative Commons e non rispettare neppure la richiesta specifica della licenza di citare specificatamente la fonte e l’autore… tema che trovi approfondito in un altro post…
Tutto questo è in realtà straordinario perchè l’importante, in questo caso più che in altri, è che l’idea si diffonda il più possibile, tutti guadagneremo da idee che puntino alla diminuzione dell’uso della plastica.
Ed è per questo motivo e per coerenza che ci sono altri piccoli gesti che ora facciamo con maggiore consapevolezza…